Dire luce

Una riflessione a due voci sulla luce in scena

Il presente volume è la traccia di un dialogo tra riflessione sulla luce e la sua dimensione operativa, come naturale esito di un confronto che si è svolto nelle pagine di un’ininterrotta corrispondenza, e nella forma viva e condivisa di seminari e incontri.

Due punti di partenza distinti che, nella loro rispettiva specificità, condividono lo stesso orizzonte.

Due voci che, nella distanza, incrociano le stesse coordinate di riferimento, condensandole in dodici parole-mondi (Invisibilità, Materia, Scrittura, Polvere, Buio, Colore, Movimento, Voce, Trasparenza, Atmosfera, Botanica, Aria).

Le riflessioni intrecciano rimandi puntuali al lavoro di scena e considerazioni di tipo storico-critico aperte su territori contigui alle arti performative come fotografia, cinema e arti figurative; uno sguardo che si posa a cadenza regolare su immagini che vengono proposte come parte integrante del tessuto discorsivo.

Cristina Grazioli

Insegna Storia ed Estetica della Luce in Scena e Teatri di Figure: Storie ed Estetiche, all’Università di Padova.

Nelle sue ricerche ha privilegiato uno sguardo aperto al dialogo tra la scena e le arti visive.

Oltre alle numerose pubblicazioni incentrate sulle proprie materie di insegnamento, ha dedicato studi al Primo Novecento, in particolare tedesco, alla ricezione di fenomeni del teatro italiano nei paesi di lingua tedesca (Commedia dell’Arte e Duse) e alla categoria del Grottesco.

Pasquale Mari

È Disegnatore Luci e Direttore della Fotografia.

Fin dalla fondazione delle compagnie di ricerca teatrale e cinematografica Falso Movimento e Teatri Uniti, la sua attività è rivolta all’annullamento dei confini tra queste pratiche espressive.

Dal 2016, coltiva stabilmente l’insegnamento delle discipline legate alla luce di scena presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e in molteplici occasioni seminariali.